venerdì 15 febbraio 2019

Grotte Celoni - Appuntamento con la Storia

Molti di voi conoscono questo luogo per l'attuale fermata della Metropolitana C.
Si tratta di un toponimo collocato circa a 1100 m a Sud del km 14,500 della Via Casilina che corrisponde a cospicui resti di una grande cisterna romana, nei cui pressi nei secc. XIII-XIV vennero costruiti un casale ed una torretta, ora scomparsa, inglobando alcuni ambienti di una villa romana. Il nome "Grotte Celoni" ebbe forse origine non dalla parola "grotte", ma da "botti" o "buche", sottolineando così la caratteristica di riserva d'acqua della struttura. Più difficile capire è l'appellativo. Il Nibby pensa derivi dal ricordo di Fabio Cilone, console e prefetto di Roma, amico dell'imperatore Settimio Severo e precettore di suoi figli; ma è difficiel prestar fede a questa interpretazione, poiché nella provincia di Roma sono più d'uno i luoghi chiamati in questo modo e non hanno alcun rapporto con la memoria di personaggi romani (nell'anno 1044, ad esempio, il Casale delle Grotte presso Grottarossa è detto S. Gervasius cum Celone).


La stazione ferroviaria negli Anni ‘60 vista dall’alto (foto Wikipedia): oggi Grotte Celoni è una fermata della terza linea metropolitana di Roma, la linea C, la più moderna, inaugurata dal sindaco Ignazio Marino il 10 novembre 2014. Ma appena 4 giorni prima dell’inaugurazione nelle nuovissime stazioni di Giardinetti e Grotte Celoni pioveva a catinelle: pozze d’acqua davanti ai tornelli e lungo i corridoi che conducono alle banchine; la pioggia filtrava dagli infissi nuovi e da alcuni controsoffitti. Per quelle stesse fermate Corriere.it aveva denunciato in ottobre, con due video inchieste, il mancato completamento delle infrastrutture (foto Wikipedia).























 
La ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone - Il tracciato oltre Centocelle - A cura di M. di Pietrantonio – Fonte testo e foto http://www.tramroma.com
Lasciata la stazione di Centocelle, la linea segue la via Casilina fino alle località Torrenova e Torre Gaia e giunge alla stazione di Grotte Celoni, inizialmente con raddoppio a tre binari e senza particolare importanza dal punto di vista dell'esercizio. Nel 1939, a causa della presenza nelle immediate vicinanze di uno stabilimento della Breda fondamentale per la produzione bellica, la stazione è completamente ricostruita dotandola di due binari terminali, ognuno con due raddoppi per l'inversione delle motrici, che praticamente davano, all'occorrenza, ben sei binari di sosta, mentre all'estremità opposta del piazzale è posto un doppio binario per l'incrocio dei treni extraurbani. Sempre nel 1939 è completato il raddoppio del binario da Centocelle a Grotte Celoni, dove viene prolungato il servizio urbano di Roma fino al 1970, quando inizierà l'esercizio delle corse urbane prolungate a Pantano Borghese. Da Grotte Celoni la linea prosegue a semplice binario e raggiunge le località Borghesiana, Finocchio e Pantano Borghese, che diverrà la stazione terminale di quanto rimane della linea fino al 4 luglio 2008.

Fonte "Ville dell'Agro Romano" di Marina De Franceschini 

L.Quilici, Collatia, Forma Italiae, Regio I, vol X, Roma 1974.

L.Quilici, Collatia, Forma Italiae, Regio I, vol X, Roma 1974.




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