venerdì 8 marzo 2019

Completamento opere viarie di Colle degli Abeti - Petizione on-line

Vi comunichiamo che è on line la Petizione Popolare per il Completamento delle opere viarie di Colle degli Abeti acquisita con Protocollo Comunale al n. RA/14971 del 07/03/2019.

La petizione è visualizzabile al seguente link:  https://www.comune.roma.it/web/it/iniziativa-popolare.page?contentId=IPR238725 

Per sostenere la petizione dovete essere registrati sul sito del comune di Roma. Se lo avete fatto prima del 1 gennaio 2019, potete entrare con le vostre credenziali, se non siete registrati ancora, potete farlo solo con il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) - per saperne di più cliccate qui.

mercoledì 6 marzo 2019

Esercito nei campi nomadi: i Rom protestano!


Di seguito la nota dell'Associazione Nazionale Rom che stigmatizza l'invio dell'esercito nei campi di Castel Romano e via Salviati (dal sito dell'Agenzia Stampa Italia). Abbiamo voluto dare spazio a questo comunicato per invitare i lettori a riflettere. Se è vero che in questi campi si vive in totale disagio sociale, non è altrettanto ammissibile che si debba vivere di espedienti. Ormai è più che accertato il commercio illecito all'interno di questi campi (di materiale di scarto riciclato e altro), di righi tossici, di criminalità. Effettivamente questi campi sono ghetti e come tali diventano ricettacolo dell'illegalità e copertura di malviventi. Occorre una soluzione, forse ormai drastica, a questo annoso problema.

Tpl e linee periferiche: la bocciatura del bando da parte del Tar rischia di allungare i tempi?


L'articolo è tratto dal Corriere della Sera. Se entro Gennaio 2020 non verrà affidato il servizio di trasporto pubblico in periferia, Roma rischia un vero collasso. Ma perché si continua ancora ad investire in ditte private, quando il referendum comunale ultimo scorso ha bocciato la privatizzazione? Perché non si investe in un servizio efficiente e pubblico a tutti gli effetti? Degno di una capitale europea? 

Rifiuti Roma: porta a porta congelato?


La situazione di incertezza di AMA spa si ripercuote sul servizio di raccolta rifiuti. Di seguito l'articolo oggi del Messaggero. Purtroppo il giro di valzer dei dirigenti della municipalizzata è solo l'ultimo dei sintomi che qualcosa non va. Dimissioni di assessori, servizio scadente, emergenza rifiuti: qualcosa nella capitale si è interrotto da tempo e non c'è politica o buon senso che tenga. Tutto sembra pendere verso una gestione commissariale. Speriamo di no, speriamo che al più presto si addivenga ad una definizione certa delle competenze, ma soprattutto alla definizione di una strategia certa e compiuta nella gestione dei rifiuti.

giovedì 28 febbraio 2019

Il calendario della raccolta ingombranti da Marzo a Luglio nel nostro territorio


Roma, Corte dei Conti: inchiesta su manutenzione strade della Capitale


A dare notizia del procedimento in istruttoria è il procuratore Andrea Lupi, che ha fatto riferimento anche a un’altra indagine su presunte tangenti "a ben 17 direttori dei lavori per eludere i controlli"
È in corso un'inchiesta relativa alla gestione delle gare per la manutenzione del manto stradale del comune di Roma. A darne notizia è il procuratore della Corte dei Conti del Lazio, Andrea Lupi, nella relazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario, specificando che un “un procedimento relativo ai ritardi e alle presunte omissioni nella gestione delle gare è in istruttoria".
Le tangenti
"Sempre riguardo al Comune di Roma - ha affermato Lupi - si segnala un giudizio che ha per protagonisti ben 17 direttori dei lavori per la manutenzione del manto stradale delle strade del Comune di Roma, colpevoli di aver accettato tangenti per eludere i controlli di competenza". Il procuratore ha inoltre parlato di "un imprenditore che ha ammesso il pagamento in una misura del 4% del valore degli appalti e il ricarico del costo della tangente sui lavori in termini di minore qualità̀ e quantità̀ degli stessi", ha concluso Lupi.
Fonte SkyTg24

Ladri di biciclette: da Ponte di Nona l'appello della mamma di Giorgio su FB


"Stravolti dalla stanchezza, Antonio e Bruno attendono il tram per tornare a casa, quando Antonio nota una bicicletta incustodita e, preso dalla disperazione, tenta maldestramente di rubarla, ma viene subito fermato e aggredito dai passanti. Solo il pianto disperato del figlio, che muove a pietà i presenti, gli evita il carcere. Bruno stringe la mano al padre e i due si allontanano tra la folla mentre su Roma scende la sera." Così Wikipedia descrive la fine della trama del film "Ladri di biciclette". Ponte di Nona non è la Roma dei primi anni '50. Ponte di Nona è una realtà della periferia romana dove molti giovani romani hanno realizzato il sogno di una vita: comprare la loro prima casa. Purtroppo però, alle belle promesse della politica, ben presto si sono sostituite le dure realtà di ogni giorno: servizi scadenti o mancanti, opere di urbanizzazione mai realizzate, furti, crimini, malvivenza. Problemi che accomunano molti altri quartieri romani, ma laddove questi vengono sopperiti da un senso di comunità più o meno acceso, qui a Ponte di Nona sembra che tutto sia sospeso in un eterno limbo fra comunità e individualismo, fra tempo libero e lavoro. Quelle poche attività aggregative creano delle "isole felici", ma restano pur sempre confinate al mero interesse personale e non ad un adeguato ed integrato piano di sviluppo comunale. La vicenda di Giorgio, la sua malattia, la bicicletta rubata, è solo l'ultima di una lunga serie di ingiustizie che qui a Ponte di Nona si vivono come quotidianità: spaccio, prostituzione, rifiuti, nomadi, roghi tossici. Altrove farebbero gridare allo scandalo, mentre qui a Ponte di Nona tutto sembra scorrere, fatta eccezione per qualche comitato di quartiere che cerca di abbellire, di sistemare, di combattere il degrado. Nell'immaginario collettivo questa è la peggiore periferia dove si possa vivere, l'ultimo angolo di mondo. Ma è pur sempre Roma. Forse è più Roma di tanto centro storico, ma è pur sempre troppo lontana e mal collegata al centro da far sentire la sua voce. Rassegnarsi a tutto questo sarebbe come dar ragione a chi fa spallucce, bisogna invece attivarsi, tutti nel proprio piccolo, affinché Ponte di Nona possa trasformarsi da lontana landa desolata a quartiere modello. Sembra utopia, ma sarebbe la normalità. In un Paese sano. Qui e ora. 

Una bici è stata rubata nella zona di Ponte di Nona a Roma. Non una bici qualunque, ma un mezzo speciale con pedalata assistita, modificata appositamente per Giorgio, un bimbo di 8 anni malato di distrofia muscolare di Duchenne. La mamma Maria Rosaria ha lanciato un appello su Facebook per aiutarli a ritrovarla, appello che è stato condiviso anche dalla trasmissione Chi l’ha visto.
 Un furto è sempre un atto spiacevole e da condannare, ma il furto della bici di Giorgio colpisce al cuore. Il bimbo soffre di distrofia muscolare, una malattia rara e progressiva che attacca i muscoli e lo limita nei movimenti. I genitori con qualche sacrificio erano riusciti a compragli questa speciale bici, che lo aiuta a pedalare nonostante le sue difficoltà motorie.
 Mamma Maria Rosaria su Facebook ha chiesto aiuto per ritrovare la bicicletta ricevendo oltre 9mila condivisioni e il sostegno di tanti utenti che si sono offerti di aiutarli a ricomprarla. Queste le parole della donna su Facebook: “Con qualche sacrificio e la voglia di fare felice nostro figlio abbiamo comprato questa bici. Purtroppo qualcuno ha pensato bene di rubarla, spero per rivenderla e non per utilizzarla (perché sono certa che se avessi capito non l’avresti presa!). Se vi capita di vederla in qualche mercatino dell’usato chiamatemi”.
 Un appello rilanciato anche dalla trasmissione “Chi l’ha visto”: “Si tratta di una bici speciale, non se ne trovano per bambini. Era stata modificata apposta per lui e lo aiuta a muoversi, nonostante le sue difficoltà – ha detto la mamma di Giorgio -. Potete lasciarla in uno spazio qualunque…anche a un parco giochi della zona. Senza quella bici Giorgio non può stare”.
 C’è chi dunque si è messo alla ricerca della bici per le vie di Roma e chi invece propone una raccolta fondi per aiutare i genitori del piccolo a comprare un altro mezzo. Anche la polizia locale, scrive Roma Today, ha dichiarato il suo impegno in una nota del Comandante Antonio Di Maggio: “Faremo del nostro meglio per restituirla al legittimo proprietario, cercandola in ogni dove e prestando massima attenzione, anche nel corso dei nostri interventi. Gesti del genere sono riprovevoli”.
 Nella nota si legge ancora: “Il Corpo esprime massima solidarietà ai genitori di Giorgio, che ha subito tale sopruso e tale ingiustizia. Invito tutti gli agenti a darsi da fare e lancio un appello affinché chi si è macchiato di questo reato possa comprenderne la gravità, riconsegnando spontaneamente l’oggetto del furto, considerato che di mezzo c’è la salute psico fisica di un bambino. Ho avviato, comunque, una raccolta fondi interna, in modo tale che tutti gli agenti possano rendersi utili e contribuire all’acquisto di una nuova bicicletta, con le caratteristiche idonee alle esigenze del piccolo”.
 Per questo motivo chiunque avesse informazioni sulla bici rubata può rivolgersi alle autorità e aiutare nella ricerca di questo mezzo all’apparenza semplice, ma importantissimo per un bambino e soprattutto per il piccolo Giorgio.
 Fonte Agi e Roma Today

mercoledì 27 febbraio 2019

Irregolare la rimozione dei rifiuti in Via di Salone: tre comunali a processo


Una notizia che potrebbe lasciare sconcertati, se fossimo in un Paese civile, se fossimo in uno stato di diritto. Ma pare che a Roma il vizietto non se lo sia tolto ancora nessuno ed il malcostume continua a fare da padrone nei meandri della pubblica amministrazione. Si parla del campo rom di Via di Salone, nel quale la gestione dei rifiuti non è stata proprio regolare. Lo sanno bene gli abitanti delle zone limitrofe, Ponte di Nona e Colle degli Abeti in primis. Via di Salone è un'isola di illegalità a cielo aperto. Un'isola da dove si sprigionano fumi tossici costantemente; un'isola dove a governare non c'è la legge dello Stato, ma quella del più forte, quella delle bande tribali, quella delle caverne.  
Roma, bonifiche e rifiuti nel campo rom. Il pm: tre funzionari comunali a processo
L’accusa: procedura «gravemente irregolare» per la rimozione dei rifiuti in via di Salone costata al Comune 260mila euro. Nei guai «la zarina» e un vigile
di Giulio De Santis tratto da roma.corriere.it 
Per la bonifica «gravemente irregolare» dei rifiuti nel campo rom di via di Salone, costata al Comune 260 mila euro, tre funzionari del Campidoglio e un vigile urbano rischiano il rinvio a giudizio con l’accusa di truffa ai danni dello Stato come chiesto dal pm Laura Condemi. A rischiare il processo sono, innanzitutto, due dirigenti ancora adesso ai vertici dell’amministrazione capitolina. Si tratta di Ivana Bigari, attuale direttrice dei Servizi di supporto al sistema educativo e scolastico, e Vito Fulco, anche lui collocato presso il medesimo dipartimento, dove è a capo dell’ufficio delle relazioni con il pubblico.
 Le loro responsabilità, secondo la procura, risalgono al 2014 quando hanno ricoperto ruoli apicali nel dipartimento delle Politiche sociali. La Bigari come direttrice e Fulco come funzionario amministrativo. Davanti a un giudice potrebbe finire anche Emanuela Salvatori, ormai ex dirigente, nota nei corridoi del Campidoglio come «la zarina». Questo è l’ennesimo guaio giudiziario in cui incappa la Salvatori, arrestata nel giugno del 2016 con l’accusa (corruzione) di aver intascato mazzette inerenti alla gestione dei campi rom quando ha lavorato nel dipartimento diretto dalla Bigari. Nella lista degli imputati figura anche Eliseo De Luca, vigile urbano, all’epoca con funzioni di controllo esterno proprio presso il campo di via Salone.
Infine il pm ha chiesto il rinvio a giudizio dei due titolari delle aziende che, secondo l’accusa, hanno ottenuto i benefici della truffa. Si tratta di Salvatore Di Maggio, presidente del consorzio cooperativa sociale Alberto Bastiani Onlus e Paola Lucioli, rappresentante legale della società Ecoservice Impianti. Nel procedimento si costituirà parte civile la società Tecnoservizi, assistita dall’avvocato Filippo Valle. Le anomalie, per la procura, risalgono al 2014. Periodo in cui la gestione dei rifiuti nel campo nomadi in via di Salone è assegnata alla Onlus. Che — secondo l’accusa — per ottenere l’affidamento diretto dell’attività, saltando il bando pubblico, sostiene l’urgenza dei lavori di bonifica. Presupposto tuttavia assente come ben saprebbero, per il pm, i dirigenti capitolini. La Bigari, però, firma le direttive di affidamento diretto dei lavori, Fusco attesta il regolare svolgimento delle bonifiche e la Salvatori, infine, appone i visti.
 Procedura irregolare, secondo l’accusa, perché i funzionari sarebbero consapevoli che sulle loro scrivanie sono depositati preventivi di spesa per lavori di bonifica diversi da quelli effettuati. Eppure, secondo la ricostruzione del pm, lasciano correre. Anzi danno il via libera alla liquidazione delle prestazioni. La Onlus riceve 161mila euro, mentre alla Ecoservice, a cui la Onlus subappalta una parte delle opere, vengono corrisposti 97mila e 815euro. Falsi sarebbero anche i contenuti dei formulari dei rifiuti. Secondo gli atti, al Comune per quel periodo risulta lo smaltimento di 75.380 chili di rifiuti, mentre i gestori dell’impianto sostengono di averne consegnati 44.000. Discrepanze che, secondo la procura, soltanto il processo aiuterà a chiarire.

lunedì 18 febbraio 2019

Nidi Capitolini, dal 15 febbraio iscrizioni per l'a.e. 2019/2020


Le famiglie interessate potranno presentare le domande per le iscrizioni esclusivamente in modalità on line.

Info: https://www.comune.roma.it/web/it/informazione-di-servizio.page?contentId=IDS226918


Accampamento abusivo Colle degli Abeti

Nelle foto che seguono, le immagini di un accampamento abusivo nei pressi dell'asse interquartiere (mai completato!) tra Colle degli Abeti e Ponte di Nona. Dalla posizione in cui sono state fatte le foto è possibile vedere una baracca e molti cumuli di rifiuti, ma ci sono probabilmente molte altre baracche nei dintorni. 



NEL 2019 E' POSSIBILE VIVERE IN QUESTE CONDIZIONI NELLA PERIFERIA DI UNA GRANDE METROPOLI? CHIEDIAMO L'INTERVENTO DELLE AUTORITA' PER RIPRISTINARE IL DECORO, LA TUTELA DELL'AMBIENTE E LA VIVIBILITA' DEL NOSTRO QUARTIERE.





venerdì 15 febbraio 2019

Municipio: resoconto sedute 12 e 13 febbraio commissione Lavori Pubblici

Nel video, il Presidente della commissione municipale Lavori Pubblici e Urbanistica, Giuseppe Agnini, fa il resoconto dei lavori delle ultime commissioni del 12 e 13 febbraio, aventi come oggetto: 


1) valutazione realizzazione di 2 nuove aule scolastiche in vista delle iscrizioni previste per anno scolastico 2019/2020 I.C. Peppino Impastato; 

2) lavori di adeguamento necessari o richiesti presso I.C San Biagio Platani - I .C. Peppino Impastato: a seguito di richiesta dalla Dirigente scolastica di realizzare 2 nuove aule per fare posto a circa 50 nuove richieste di iscrizioni previste per settembre 2019 ed eventualmente valutate la realizzazione di una terza aula. 

Alla presenza dell’ufficio tecnico del Municipio VI e di 4 Assessori, rispettivamente di: LL.PP e Urbanistica, Sergio Nicastro; Ambiente, Mobilità e Patrimonio, Katia Ziantoni; Bilancio , Aristodemo D’Orrico; Sociale e Sanità, Francesca Filipponi, sono state fatte analisi e si è giunti alla seguente conclusione:

l'incremento di 50 unità di presenza nel plesso farebbe scattare il superamento delle 500 unità totali tale che si renderebbe necessario procedere all'adeguamento dell'impianto di antincendio e relativo allarme e aggiornamento CPI. 

Operazioni lunghe, complesse e costose che non vedrebbero luce se non a fine 2020, quindi ben oltre i tempi richiesti. 

Per questo unica via appare quella di richiedere all'Assessorato Comunale e relativo Dipartimento di competenza, l'installazione di moduli prefabbricati su spazi già individuati,ma da verificare, in attesa di interventi strutturali definitivi su edifici preesistenti o realizzazione di nuovi futuri edifici, per i quali , attualmente, non ci sono fondi e tempo sufficienti per settembre 2019. 

I.C. San Biagio Platani: richiesta fondi straordinari per realizzare lavori percorso esterno su parte attualmente a verde, con pavimentazione idonea all’ingresso bambini; ripristino aula eliminata per passate esigenze didattiche, come da progetto originario; 

aumento potenzialità impianto elettrico. Tutte richieste che comportano impegni progettuali e costi ingenti, oltre che tempi lunghi di realizzazione. Nel Video allegato si spiega tutto nei dettagli...




Grotte Celoni - Appuntamento con la Storia

Molti di voi conoscono questo luogo per l'attuale fermata della Metropolitana C.
Si tratta di un toponimo collocato circa a 1100 m a Sud del km 14,500 della Via Casilina che corrisponde a cospicui resti di una grande cisterna romana, nei cui pressi nei secc. XIII-XIV vennero costruiti un casale ed una torretta, ora scomparsa, inglobando alcuni ambienti di una villa romana. Il nome "Grotte Celoni" ebbe forse origine non dalla parola "grotte", ma da "botti" o "buche", sottolineando così la caratteristica di riserva d'acqua della struttura. Più difficile capire è l'appellativo. Il Nibby pensa derivi dal ricordo di Fabio Cilone, console e prefetto di Roma, amico dell'imperatore Settimio Severo e precettore di suoi figli; ma è difficiel prestar fede a questa interpretazione, poiché nella provincia di Roma sono più d'uno i luoghi chiamati in questo modo e non hanno alcun rapporto con la memoria di personaggi romani (nell'anno 1044, ad esempio, il Casale delle Grotte presso Grottarossa è detto S. Gervasius cum Celone).


La stazione ferroviaria negli Anni ‘60 vista dall’alto (foto Wikipedia): oggi Grotte Celoni è una fermata della terza linea metropolitana di Roma, la linea C, la più moderna, inaugurata dal sindaco Ignazio Marino il 10 novembre 2014. Ma appena 4 giorni prima dell’inaugurazione nelle nuovissime stazioni di Giardinetti e Grotte Celoni pioveva a catinelle: pozze d’acqua davanti ai tornelli e lungo i corridoi che conducono alle banchine; la pioggia filtrava dagli infissi nuovi e da alcuni controsoffitti. Per quelle stesse fermate Corriere.it aveva denunciato in ottobre, con due video inchieste, il mancato completamento delle infrastrutture (foto Wikipedia).























 
La ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone - Il tracciato oltre Centocelle - A cura di M. di Pietrantonio – Fonte testo e foto http://www.tramroma.com
Lasciata la stazione di Centocelle, la linea segue la via Casilina fino alle località Torrenova e Torre Gaia e giunge alla stazione di Grotte Celoni, inizialmente con raddoppio a tre binari e senza particolare importanza dal punto di vista dell'esercizio. Nel 1939, a causa della presenza nelle immediate vicinanze di uno stabilimento della Breda fondamentale per la produzione bellica, la stazione è completamente ricostruita dotandola di due binari terminali, ognuno con due raddoppi per l'inversione delle motrici, che praticamente davano, all'occorrenza, ben sei binari di sosta, mentre all'estremità opposta del piazzale è posto un doppio binario per l'incrocio dei treni extraurbani. Sempre nel 1939 è completato il raddoppio del binario da Centocelle a Grotte Celoni, dove viene prolungato il servizio urbano di Roma fino al 1970, quando inizierà l'esercizio delle corse urbane prolungate a Pantano Borghese. Da Grotte Celoni la linea prosegue a semplice binario e raggiunge le località Borghesiana, Finocchio e Pantano Borghese, che diverrà la stazione terminale di quanto rimane della linea fino al 4 luglio 2008.

Fonte "Ville dell'Agro Romano" di Marina De Franceschini 

L.Quilici, Collatia, Forma Italiae, Regio I, vol X, Roma 1974.

L.Quilici, Collatia, Forma Italiae, Regio I, vol X, Roma 1974.




Parco Sinisgalli: non solo polpette avvelenate, ma anche vetri e sporcizia nell'area giochi.



Come riporta il sito http://www.romatoday.it, “prima le polpette con i chiodi, poi quelle avvelenate che hanno costretto tre cani ad essere ricoverati in clinica veterinaria. Cresce la paura fra i proprietari degli amici a quattro zampe e fra i genitori dei bimbi che frequentano il Parco Leonardo Sinisgalli, a Nuova Ponte di Nona. Decine le segnalazioni pervenute alle guardie zoofile Nogra Roma che, dopo una serie di accertamenti, hanno trovato la mattina di venerdì 15 febbraio i bocconi sospetti.
L'ennesima segnalazione è pervenuta al Nogra da parte di una cittadina del quartiere residenziale del VI Municipio. Arrivati nell'area verde di via Raoul Chiodelli le guardie zoofile hanno trovato una polpetta sospetta. Il boccone è stato maneggiato con cura ed stato portato ad analizzare alla Asl per capirne la natura ed avviare eventuali indagini”.

Ma non solo polpette avvelenate. Nell’area giochi del parco si possono trovare per terra una miriade di pezzettini di vetro, presumibilmente bottiglie di birra frantumate, più altra sporcizia. Un rischio pericolosissimo per tutti i bambini che frequentano il parco che, sebbene segnalato 3 anni fa e prontamente ripulito dai volontari del comitato di quartiere, ad oggi si ripresenta peggio di prima.


Colle degli Abeti: nuovi incendi infestano il quartiere.

immagine di repertorio tratta da internet

Da questa mattina molti abitanti del quartiere segnalano una puzza tremenda di "bruciato misto ad odore ferroso". 


Non è la prima volta che accade. Molti ricordano ancora con orrore l'orrenda estate del 2017, quando una vastità di roghi tossici hanno infestato il quartiere e portato anche a qualche denuncia e sequestro di terreni. 

Ora ci risiamo.

Da qualche sera, si sente odore di bruciato e, nell'aria, aleggia del fumo.

Questa mattina l'epilogo.

Da alcune testimonianze, sembrerebbe che alla stazione di Via di Salone abbiano dato fuoco ad una automobile, con il fumo visibile anche dal treno. Questa mattina, invece, a via Noale bruciava una macchina ed un furgone. Poche ore fa davanti al campo nomadi di Via di Salone, sempre da testimonianze, c'erano frigoriferi dati alle fiamme e vigili urbani.

Ormai da troppo tempo il quartiere subisce il ricatto ambientale di questi atti a dir poco criminosi. E' ormai giunto il momento di attivarci tutti per salvaguardare la nostra salute e la nostra libertà di vivere liberi in casa nostra. 

giovedì 14 febbraio 2019

Pensiline autobus a Colle degli Abeti, a che punto siamo?

A che punto siamo con l'istallazione di pensiline per le fermate bus nel nostro quartiere? Nell'immagine la screen dell'ordine del giorno (che potete scaricare qui) a firma dei consiglieri De Priamo, Figliomeni, Mennuni, Mussolini.


Ponte di Nona: il prossimo anno 50 bambini fuori dalla scuola Muggia


Emergenza posti alla scuola di piazza Muggia nel plesso dell’Istituto Comprensivo Peppino Impastato di Ponte di Nona. A rimanere fuori dai banchi per il prossimo anno scolastico potrebbero essere circa 50 bambini. Il condizionale è d’obbligo perché la commissione lavori pubblici del Municipio Roma VI delle Torri ha già in cantiere delle ipotesi di soluzione.

Prefabbricati da integrare alla struttura: le ipotesi avanzate dal Municipio

“Se dovessimo intervenire sulla struttura andremmo fuori tempo – ha spiegato Giuseppe Agnini, presidente della commissione lavori pubblici di viale Cambellotti – quindi abbiamo pensato a soluzioni più immediate come l’installazione di prefabbricati da integrare alla struttura che non arrecherebbero nessun danno all’immobile esistente”. Una strada, per altro, già percorsa dal Dipartimento Simu come soluzione per altre “emergenze”.

"Continuiamo a inseguire l'emergenza perché manca programmazione dal Dipartimento"

Una situazione diversa invece quella della scuola San Biagio Platani, nel plesso di via Siculiana a Grotte Celoni. “Dalla scuola hanno chiesto di spostare l’ingresso da via Siculiana perché molto trafficata a via Pettineo e ristabilire l’organizzazione della struttura con una nuova aula ma per queste modifiche che rientrerebbero nell’ambito di fondi straordinari abbiamo chiesto parere agli uffici tecnici soprattutto sulla fattibilità”. Non manca la polemica: “Continuiamo a inseguire le emergenze perché dal Dipartimento Scuola non è stata approntata nessuna programmazione sulle risorse e sui fabbisogni” ha concluso Agnini.

Tratto da http://torri.romatoday.it/

Nuova sede Ama in via don Primo Mazzolari: "Così si migliorano i tempi di raccolta"


Trasferimenti in corso al Municipio VI: a partire dalla giornata di lunedì operatori Ama hanno varcato la soglia della nuova sede di via Don Primo Mazzolari all’interno dell’ex punto verde qualità di Ponte di Nona Vecchia. Nei prossimi giorni, il trasferimento da via Leofreni (Settecamini, IV Municipio) sarà completato e 150 unità saranno operative sul territorio delle Torri. “Così si migliorano i tempi di raccolta, le condizioni dei lavoratori e anche il controllo sui servizi – ha spiegato Katia Ziantoni, assessora all’ambiente di viale Cambellotti a pochi giorni dall’avvio della postazione municipale di Ama – prima di ora gli operatori prendevano servizio a Via Leofreni ma iniziavano effettivamente la raccolta una volta arrivati sul territorio: si è stimato che in media circa la metà del turno si perdeva per andare e tornare in sede”.

Verso l’Ama di Municipio: la struttura di via don Primo Mazzolari è il primo passo

“La struttura di Via Don primo Mazzolari rappresenta il primo passo per la concretizzazione dell'AMA di Municipio quindi strutture decentrate sul territorio e più vicine ai cittadini – ha aggiunto Ziantoni - Le strutture mobili sono state poste per il tempo necessario alla riqualificazione dell'immobile. L'AMA ha infatti effettuato i rilievi e predisposto il progetto di massima per la ristrutturazione dei locali che sarà oggetto, nei prossimi giorni, di una conferenza dei servizi con tutti gli attori”.

Nella struttura non solo l’Ama di Municipio, anche un caffè letterario

L’occasione servirà a mettere sul tavolo una progettualità relativa alla sede logistica, spogliatoi, spazzatrici e piccoli mezzi, ufficio TARI, presidio agenti accertatori. Non solo, all’interno dei locali dell’ex punto verde qualità è previsto anche un polo culturale con le caratteristiche del "Caffè Letterario" all'interno del quale potranno essere valorizzate la Via Francigena e il patrimonio storico culturale del Municipio. “Sono stati sottratti prima alla criminalità, poi al degrado, immobili per anni rivendicati soltanto dai cittadini, che per primi hanno denunciato il malaffare nei propri territori – ha puntualizzato la delegata all’ambiente di viale Cambellotti - Sono stati stanziati, inoltre i fondi per la scuola che contiamo di restituire al territorio nel corso dell'anno, mentre è ancora in fase di accatastamento la struttura annessa ai campetti sportivi”.

“Il nostro un atto di responsabilità nei confronti del territorio”

Ziantoni ha concluso: “È stato un lavoro complesso di recupero patrimoniale e di individuazione delle risorse necessarie, ma soprattutto un atto di responsabilità nei confronti del territorio. Siamo consapevoli che i tempi amministrativi sono sempre più lunghi rispetto alle esigenze dei cittadini, ma siamo l'unico Municipio a Roma che si è fatto carico, da solo, di queste strutture per rimetterle al servizio della collettività e nel rispetto delle leggi – infine -  Siamo molto orgogliosi di questo e devono esserlo anche i cittadini onesti.

tratto da http://torri.romatoday.it

lunedì 11 febbraio 2019

Nuove fermate Via Ortucchio e Via Chiodelli


Virginia Raggi è intervenuta per parlare delle nuove banchine bus che i Cinque Stelle stanno realizzando in città per garantire maggiore sicurezza agli utenti del trasporto pubblico: si stanno completando le nuove fermate su via Ortucchio e via Chiodelli, nel quadrante est della città, e sono stati avviati i lavori su via Portuense, all’altezza di via Bartolomeo Cristofori, nel quadrante sud. “Abbiamo anche aperto il cantiere per mettere in sicurezza la fermata bus davanti alla stazione ferroviaria La Storta, nella zona nord della città. Tutti interventi chiesti dai cittadini e comitati di quartiere”.

Nel corso dell’ultimo periodo si stanno installando nuovi elementi parapedonali per la protezione delle banchine e nuovi scivoli per persone con disabilità. Questi sono piccoli interventi per rendere più sicure e funzionali le fermate e migliorare la qualità della vita di chi ogni giorno utilizza i mezzi pubblici. “Un lavoro che, ricordo, continua costantemente per favorire l’uso del trasporto pubblico, a vantaggio di tutti”.

Dario Caputo per www.ilfarodiroma.it



venerdì 8 febbraio 2019

Storia: Osteria dell'Osa

Si trova all'altezza del km 18,800 della Via Prenestina; il vicino fosso, la strada il quarto circostante sono omonimi.

L'osteria costituisce l'ultima fase di una continuità di insediamento iniziata in epoca preromana, come testimoniato dai corredi rinvenuti nella vicina necropoli che da essa prende il nome. Il età repubblicana il luogo venne occupato da un piccolo abitato rurale; la sua frequentazione proseguì senza interruzione per tutto il Medioevo, divenendo avamposto fortificato dipendente dal vicino castello dell'Osa e addetto alla sorveglianza del vicino ponte romano intitolato alle sante Degna e Merita. Nel Medioevo fu singolare la progressiva propagazione di castelli in quella che allora era la campagna romana. Propagazione condotta da ciascuna famiglia nobiliare di Roma da qui partendo ed irraggiandosi lungo le strade consolari, come in questo caso. L'osteria deve aver inglobato nelle pareti le murature romane e medievali. 

La necropoli scoperta è dell'età del ferro. Datata nel periodo compreso tra il IX e i primi decenni del VI secolo A.C., è composta da un insieme di circa 600 – 700 tra tombe e sepolture. Le ricerche effettuate in luogo hanno permesso di riportare alla luce una quantità notevole di reperti che descrivono indizi molteplici delle pratiche funerarie esercitate nell’epoca, mediante l’incenerimento delle spoglie mortali o la deposizione attraverso l’inumazione dell’intero corpo a contatto con il terreno. Gli scavi archeologici permisero una valutazione approfondita delle caratteristiche fisiche e morfologiche dei defunti, delle condizioni di vita quotidiana, delle derrate alimentari a disposizione per il personale fabbisogno e delle professioni talora svolte dalle popolazioni dispiegate nell’insediamento. 

Nei ritrovamenti fecero parte delle iscrizioni espresse in Lingua Greca (datate 650 A.C. ) e in Lingua Latina (750 A.C.), che sono risultate stimate dagli storici come della più antica d’Italia la prima, e come la più antica del mondo la seconda. La necropoli dell’Osa è collegata con la fiorente Gabii, antica città, colonia di Albalonga. Nella Necropoli dell’Osa compaiono gli elementi sistematici che attestano il processo di formazione della città latina di Gabii. Quest’ultima rappresenta il vertice antico di un triangolo con ai lati disposte le cittadine di Tibur (Tivoli), Praeneste (Palestrina) e Collatia (le notizie la situano nei dintorni del Castello di Lunghezza) che nel periodo antico ebbero uno sviluppo di notevole importanza nelle vicende storiche e politiche che riguardarono il centro Italia, in forza delle potenzialità strategiche della posizione che occuparono al centro delle arterie di collegamento e dei percorsi commerciali che mettevano in comunicazione la valle dell’Etruria con la Campania. Le comunità erano legate tra loro da strutture di parentela, guidate da capi guerrieri e sacerdoti. Vivevano in capanne e si approvvigionavano presso il Lago di Castiglione. In alcuni periodi dell’anno lavoravano la ceramica, ed erano ottimi utilizzatori dell’argilla. Il legno era conosciuto e sfruttato. Le famiglie erano composte generalmente da 4 o 5 figli e le donne erano provette lavoratrici soprattutto quelle in giovane età. 

Bibliografia

  • Anna Maria Bietti Sestieri (a cura di), La necropoli laziale di Osteria dell'Osa, Roma, Quasar, 1992, ISBN 978-88-7140-060-0.
  • (EN) Anna Maria Bietti Sestieri (a cura di), The Iron Age Community of Osteria Dell'Osa. A Study of Socio-political Development in Central Thyrrenian Italy, Cambridge, Cambridge Universiy Press, 1992, ISBN 0-521-32628-1.

Verde e Paesaggio Urbano, approvato dalla Giunta il primo regolamento

Un risultato storico per Roma. Abbiamo approvato in Giunta il primo Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale, frutto di un intenso lavoro partecipato e condiviso con associazioni e addetti ai lavori, che ringrazio per l’impegno e la passione. 67 articoli suddivisi in 5 capitoli per definire principi, criteri e norme per la cura, lo sviluppo e la manutenzione dell’immenso patrimonio verde della città, pubblico e privato. Un’ampia parte del testo è dedicata agli strumenti di partecipazione del cittadino alla cura del verde: adozioni, donazioni, sponsorizzazioni e patti di collaborazione. Siamo convinti che i risultati si ottengono insieme, per questo la collaborazione e il dialogo tra cittadini e Amministrazione deve continuare ad essere centrale. Ora proseguiamo spediti con l’iter autorizzativo fino all’approvazione definitiva in Assemblea Capitolina”, annuncia la sindaca Virginia Raggi.

Nel testo del Regolamento sono indicate le norme base per la progettazione e la corretta manutenzione del verde e del paesaggio urbano come le aree ludiche, il verde scolastico, le aree per cani, ma anche aree verdi per parcheggi e verde architettonico. In più si definiscono le modalità operative più corrette per la gestione delle alberature, si introducono importanti novità per la tutela delle aree verdi e per la valorizzazione degli alberi di pregio, oggetto di salvaguardia sia per le caratteristiche botaniche sia per il valore sociale e culturale.


Tra le altre novità c’è la possibilità di adottare singoli alberi o alberate e di avviare una co-progettazione o co-gestione delle aree verdi tra Amministrazione e cittadini. Il Regolamento del Verde è corredato di allegati tecnici come quello relativo alla manutenzione e gestione dei pini di Roma, elaborato nel corso di un workshop con i maggiori esperti nazionali sul tema. Un capitolo è interamente dedicato alla tutela dei parchi e dei giardini di pregio storico, architettonico e ambientale, applicando la Carta di Firenze (carta dei giardini storici) con specifiche disposizioni in ragione della loro natura di patrimonio di interesse pubblico.

Per oltre sei mesi, ogni settimana, abbiamo incontrato associazioni, comitati e rappresentanti degli ordini professionali per rivedere, articolo per articolo, il testo del Regolamento, fino ad avere quello definitivo che abbiamo approvato in Giunta. La mancanza di un Regolamento fino ad oggi ha portato ad una gestione del verde affidata al buon senso, ma nella maggior parte dei casi si è assistito a gestioni scorrette. Grazie all’ausilio di tecnici e di esperti abbiamo individuato le migliori pratiche per una cura corretta del verde, disciplinando quindi le potature, i rinnovi delle alberate, la tutela delle piante durante i cantieri o scavi stradali. Abbiamo assistito di frequente a danneggiamenti di piante durante opere edilizie o infrastrutturali, con queste disposizioni dettiamo invece delle regole chiare a tutela del verde. Ringrazio il Dipartimento Tutela Ambientale per il grande impegno e per la professionalità dimostrata nel raggiungere questo straordinario risultato”, ha dichiarato l’assessora alla Sostenibilità Ambientale Pinuccia Montanari.

In un pubblico esercizio, per usare il gabinetto occorre aver pagato la consumazione?

Ha superato il  vaglio delle Commissioni capitoline competenti il Nuovo Regolamento di Polizia urbana, che a breve approderà in aula Giulio Cesare per la votazione finale. 
Art. 18: Uso dei servizi igienici
1. Le grandi strutture di vendita al dettaglio e i centri commerciali debbono disporre di idonei servizi igienici per il pubblico.
2. È fatto obbligo agli esercenti degli esercizi pubblici di consentire l’utilizzo dei servizi igienici a favore della clientela.
3. Fatto salvo quanto previsto dal vigente regolamento sulla somministrazione di alimenti e bevande, i servizi igienici di cui ai commi precedenti devono essere tenuti in piena efficienza e puliti.


Consultorio Cambellotti: per un vaccino, l'odissea

Mi scrive un lettore di questo blog con preghiera di pubblicazione.

Vi voglio raccontare la sua storia. Spero possa essere utile per tutti. Lui si chiama Luigi (nome di fantasia) ed a seguito di un disservizio subito presso il consultorio familiare di via Cambellotti, ha deciso di inviare una PEC a varie autorità (che alla fine vi diremo).


Ci scrive:
"Sono il padre di una bambina di 14 mesi che in data 29 gennaio 2019 doveva effettuare una vaccinazione antimorbillo ed antimeningococco presso il consultorio familiare di Via D. Cambellotti a Roma.

Purtroppo non è stato possibile portarla perché affetta da febbre, sia la sera prima che la mattina stessa del 29. 
Ho provato a contattare più e più volte il consultorio al numero di telefono e negli orari indicati, ma o non risponde nessuno, o è occupato, o parte il disco che a nulla è stato di aiuto.
Ho chiesto di venire contattato al più presto al numero indicato in calce alla PEC che ho inviato alle autorità, per fissare un nuovo appuntamento.
Ho chiesto alle ill.me Autorità in indirizzo di attivare quanto in loro potere affinché tale disservizio venisse sanato nel più breve tempo possibile."

Ho contattato Luigi e mi ha raccontato che, mezz'ora dopo aver inviato la PEC, è stato contattato celermente e con grande zelo da parte dei pediatri del consultorio. Alla fine ha risolto, ma mi ha evidenziato anche il fatto che, sebbene la legge ad oggi imponga l'obbligo vaccinare a tutti i nati dal 2017, i consultori non hanno a disposizioni risorse umane tali da poter fronteggiare un afflusso di utenza così alto. 

Per questo, negli orari stabiliti per le chiamate (così come indicato nel documento di seguito allegato), nessuno può rispondere: o fanno le punture o rispondono al telefono (sic!).



Di seguito l'elenco degli indirizzi PEC ai quali ha inviato la segnalazione:


ASL ROMA 2 <protocollo.generale@pec.aslroma2.it>
Guardia di Finanza <comando.generale@pec.gdf.it>
Ministero della Salute prevenzione <dgprev@postacert.sanita.it>
Procura di Roma <prot.procura.roma@giustiziacert.it>
Difensore civico Provincia di Roma <p.berno@pec.provincia.roma.it>
Difensore civico Regione Lazio <difensorecivico@cert.consreglazio.it>
Federconsumatori <federconsumatori-nazionale@pec.it>
Legaconsumatori <legaconsumatori@promopec.it>
Movimento difesa cittadino <info@pec.mdc.it>
Movimento consumatori <sede.nazionale@movimentoconsumatori-pec.it>

Non mi stupisce quindi che sia stato ricontattato prontamente. 

Di seguito anche le note con cui il difensore civico della Regione Lazio ha prontamente scritto all'ASL e la risposta dell'ASL.

NOTA DEL DIFENSORE CIVICO

LA RISPOSTA DELL'ASL (PAG.1)
LA RISPOSTA DELL'ASL (PAG.2)


Quando una PEC è più potente di un avvocato.

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