mercoledì 6 marzo 2019

Rifiuti Roma: porta a porta congelato?


La situazione di incertezza di AMA spa si ripercuote sul servizio di raccolta rifiuti. Di seguito l'articolo oggi del Messaggero. Purtroppo il giro di valzer dei dirigenti della municipalizzata è solo l'ultimo dei sintomi che qualcosa non va. Dimissioni di assessori, servizio scadente, emergenza rifiuti: qualcosa nella capitale si è interrotto da tempo e non c'è politica o buon senso che tenga. Tutto sembra pendere verso una gestione commissariale. Speriamo di no, speriamo che al più presto si addivenga ad una definizione certa delle competenze, ma soprattutto alla definizione di una strategia certa e compiuta nella gestione dei rifiuti.


Contrordine: fermate il nuovo sistema di raccolta differenziata. Il porta a porta hi-tech, quello con microchip e bidoncini intelligenti per mesi presentato come un vanto per Ama e il Campidoglio, non sarà esteso. Franco Giampaoletti, direttore generale di Roma Capitale, esclude che vi sia una nota scritta spedita all'attuale amministratore unico Massimo Bagatti, ma in Ama sanno che dopo l'ultimo terremoto - dimissioni dell'assessore Pinuccia Montanari, cacciata del presidente Lorenzo Bagnacani - è stato inviato un messaggio a voce: fermatevi ai due municipi dove già è stato attivato (il VI e il X), per il futuro deciderà il nuovo presidente quando lo avremo individuato.
Più chiaramente: non si tratta di una cancellazione, ma di un congelamento. In questa situazione di paralisi, senza un bilancio approvato, senza i vertici, senza la possibilità di fare assunzioni, estendere ora il nuovo sistema anche al V Municipio, come prevedeva il piano di Ama, rischia di sguarnire i territori e aumentare i cumuli di rifiuti non raccolti. Massimo Bagatti però si dice fiducioso: «A parte la situazione contingente di queste settimane, dobbiamo impegnarci a mantenere l'impegno di effettuare i nuovi servizio sul V».
 BLOG
D'altra parte, Giampaoletti, nella proposta di revoca del Cda di Ama, parlava apertamente di scarsi risultati sul fronte della differenziata: «Il tasso di raccolta differenziata, 44,3 per cento, è sostanzialmente identico a quello dell'anno precedente (44,2) contro un obiettivo fissato al 48,9». Lo scrive il direttore generale dell'amministrazione Raggi, non i giornalisti che quando documentavano esattamente queste problematiche venivano accusati con i soliti post su Facebook di diffondere fake news.
Eppure, sul Blog delle Stelle, l'organo ufficiale del Movimento, appena sei mesi fa era uscito un testo dal titolo trionfante: «Roma, la raccolta differenziata cresce senza sosta». Firmato: Virginia Raggi. Scriveva la sindaca senza celare l'entusiasmo e parlando di «progressi costanti nell'espansione di un metodo efficace ed efficiente, in cui crediamo»: «I risultati sono incoraggianti ed io sono sicura che insieme ce la faremo a cambiare il modo in cui per troppo tempo sono stati gestiti i rifiuti a Roma».
 VALZER DEGLI ADDII
Ora arriva la frenata: i fautori di quel sistema, tanto magnificato, sono stati tutti mandati a casa. Non solo Pinuccia Montanari (formalmente si è dimessa lei) e Lorenzo Bagnacani, ma anche Mariella Maffini. Chi è? È la consulente che per un anno ha affiancato Bagnacani proprio per fare partire il nuovo sistema tecnologico della raccolta differenziata di cui la Maffini viene considerata un'esperta tra le più stimate a livello nazionale. La sua consulenza è scaduta un mese fa, con la cacciata di Bagnacani è escluso che venga confermata e dunque ora in Ama non c'è nessuno che stia seguendo il nuovo porta a porta. Inoltre, non ci sono mai state le assunzioni che dovevano servire a sostenere l'estensione di un sistema che assorbe molte risorse economiche ed umane. Il calendario già era saltato (ad esempio nel VI ancora non tutti i quartieri previsti sono stati raggiunti), ma ora si congela tutto. Al V Municipio possono attendere.

Nessun commento:

Posta un commento